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Sensore di livello per liquidi industriali: 3 diverse applicazioni

11/11/2020

La differenza tra un sensore di livello per liquidi corrosivi, uno per conduttivi e uno per acque reflue è lapalissiana e determinata dalle caratteristiche chimico-fisiche del liquido considerato. Basti pensare al miele, la cui viscosità fa sì che esso si muova più lentamente nell'assumere la forma del contenitore rispetto a quanto farebbe l'acqua.

Ciò che è meno inequivocabile è determinare l'indicatore di livello migliore in base all'impianto industriale. La lavorazione delle materie plastiche, il recupero dei rifiuti, l’industria alimentare, la produzione di pet food e quella di fibre tessili sintetiche, la maggior parte delle quali deriva da un liquido ricavato da sottoprodotti di carbone, petrolio o gas naturale, richiedono infatti una certa esperienza nella scelta della sonda di livello.

Da quasi 30 anni CAMLogic suggerisce, progetta e sviluppa gli strumenti di rilevazione più opportuni per i liquidi. Vediamo 3 esempi.

Per liquidi corrosivi

Ove vi sia la necessità di controllare il livello singolo, minimo o massimo, all’interno di una cisterna o serbatoio, viene utilizzato il PFGLP22 a galleggiante. È un sensore di livello per liquidi certificato ATEX e idoneo in presenza di sostanze aggressive e corrosive. Come nel caso dell’impianto di Nuova Ciba, dove il galleggiante con attacco flangiato misura la presenza di olii o componenti liquidi per gomma.

I sensori di livello a galleggiante, PFGLP22, sfruttano il principio di Archimede e grazie a un magnete interno provvedono ad azionare un microinterruttore. Per facilitare il funzionamento ottimale in cui il galleggiante si trova parallelo alla superficie del liquido, il modello è disponibile anche con stelo curvo stabilizzatore.

CAMLogic PFGLP22

Per liquidi schiumosi

CAMLogic CRL20

Un altro indicatore galleggiante è il nuovo CLR20, caratterizzato da un magnete permanente, contatti reed senza attrito, galleggiante sferico e alimentazione autonoma. È una vera novità nella gamma CAMLogic che offre più precisione nella misurazione e controllo in contesti schiumosi.

È, infatti, possibile implementare tre galleggianti in un unico strumento per controllare tre livelli di soglia del liquido (solitamente minimo, medio e massimo). Viste le sue dimensioni ridotte può essere applicato anche in contenitori di dimensioni modeste, oltre che in cisterne o silos.

Per liquidi conduttivi

Una proprietà considerare nella scelta della strumentazione più adatta è la conducibilità dei liquidi. In questo caso la presenza di onde all’interno del contenitore potrebbe compromettere il rilevamento. Per risolvere eventuali false segnalazioni, CAMLogic ha implementato nell’indicatore di livello CLC40 un ritardo nel segnale.

Il sensore trova applicazione anche in caso di valori minimi (5μS/cm) e se utilizzato con tre elettrodi in pompe di riempimento, permette la segnalazione del livello minimo e massimo. Se invece predisposto con solo due elettrodi ne permette solo l’attivazione o disattivazione.

CAMLogic CLC40

Perché scegliere le sonde livello acqua e liquidi CAMLogic?

Gli indicatori di livello CAMLogic presentano tutte le parti a contatto con il prodotto in acciaio inox, sono adatti a essere installati in impianti alimentari o chimici. Come dimostrano gli esempi, vengono applicati in impianti per il trattamento delle acque reflue e quindi dove si debba rilevare un liquido con residui solidi.

Tante sono le variabili da considerare nella scelta del miglior sensore di livello per liquidi. CAMLogic si propone per trovare insieme alle aziende la soluzione più semplice e affidabile. Scopri la gamma liquidi CAMLogic.

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